La natura sul pianeta terra ai tempi dell’uomo tecnologico

C’è stato un tempo in cui ogni umano terrestre era proprietario di almeno un’ automobile. Eppure nei film di fantascienza prodotti nel 1980, gli stessi uomini raccontavano di futuri prossimi con macchine volanti ad energia solare. Nella realtà, 20 anni dopo il 2000, le automobili dannose per l’atmosfera erano ancora in circolo. In più erano vendute dei più svariati modelli ed erano persino personalizzabili. Oggi tutto ciò appare lontano nonché stupido, ma è una delle tante spiegazioni sul perché l’ambiente sul pianeta terra sia andato in rovina. Le concessionarie erano luoghi in cui si andava per scegliere il proprio modello di auto e provarlo. Le televisioni trasmettevano spot pubblicitari dove il 95% era dedicato alla vendita di automobili.

Venditore di auto (stilizzato in bianco) nel suo luogo di lavoro
In molti paesi del mondo, un tempo ogni cittadino possedeva almeno un’ automobile

Alcune idee dell’uomo tecnologico contro l’inquinamento

Nel corso dei secoli tanti provvedimenti ci sono stati che hanno portato alla scomparsa delle automobili personali a favore di quelle elettriche di quartiere condivise, e tante idee si sono messe in atto (alcune utili altre discutibili) per cercare di limitare i danni alla natura sul pianeta terra, eccone descritte alcune:

#1 Non si poteva più viaggiare da soli.
Bisognava comunicare il proprio itinerario ad un servizio governativo online che accoppiava gli utenti diretti verso la stessa destinazione o che passavano da quella strada per raggiungere altri luoghi. Oltre ad un controllo umano, le auto stesse (ormai dotate della massima tecnologia degna del nuovo millennio) non procedevano se non si rispettavano i parametri, delle spie di avviso (autostop alert) indicavano che il numero di passeggeri erano sotto il livello minimo.

Animazione che mostra un uomo guidare da solo e poi con passeggero
Non è da esseri intelligenti utilizzare solo per se stessi un mezzo di trasporto che può trasportare altri passeggeri

 

Indicatore presente nell'abitacolo dell'auto che segnala la necessità di trasportare qualcuno perché il numero di passeggeri è troppo basso
Indicatore di “numero di passeggeri”

#2 Scomparsa della carta. Ai tempi del primo uomo sul pianeta terra che credeva di essere evoluto perché tecnologico,  appena si respirava si consumava carta, ai supermercati, al cinema, le strade erano piene di volantini di informazione pubblicitaria abbandonati. Il governo fornì un orologio a tutti i cittadini per la stampa a video di scontrini, biglietti, ricevute, documenti e tutto quello che era cartaceo, con possibilità di scambio dei dati tra gli orologi. Nel momento in cui era strettamente necessario stampare un foglio, c’erano a disposizione dei punti stampa (print point) nelle città, al raggiungimento di un certo numero di pagine stampate, il cittadino si impegnava a piantare un albero. Le comunicazioni arrivavano direttamente sul display dell’orologio.

Orologio per ricevere biglietti, scontrini, documenti senza stampare più carta
Orologio governativo per non stampare più carta
Uomo in bici davanti ad una stazione di stampa
Se proprio devi stampare esistono le print station in città

#3 Cura delle spiagge. Chi, al ritorno da una giornata al mare, raccoglieva un sacchetto di rifiuti e lo consegnava ai centri di smistamento governativi, riceveva una ricevuta digitale (caricata sull’orologio al punto2) che gli consentiva di avere degli sconti per l’acquisto di qualsiasi dispositivo tecnologico. Si perché l’unico settore che non ha mai subito nessun tipo di crisi è quello tecnologico, ed avere uno sconto per l’acquisto dell’ultimo modello di telefonino invoglia più di uno sconto sulle tasse.
Le multinazionali produttrici di bevande che incassavano ogni anno milioni e milioni dalla loro vendita, vennero responsabilizzate: se una grande quantità di lattine, vetro, involucri (quantità stabilita dalla legge) veniva ritrovato a perdere nell’ambiente, le aziende venivano informate. Quindi avevano l’obbligo di rimuovere le grandi quantità di contenitori in breve tempo pena la riduzione della produzione consentita. Per questo motivo iniziarono a finanziare gli studi di materiale biodegradabile per contenere le proprie bibite.
Allo stesso modo nei condomini, i proprietari delle case che si impegnavano a programmare un sistema orario per controllare personalmente alcune arie sensibili e mantenerle pulite, ricevevano degli sconti sulle bollette elettriche. Si parlava di impegni di circa 30 minuti la settimana a persona, minimo sforzo e grande risultato.

#4 Quota ambiente. A scuola ogni lezione doveva dedicare il 10% del suo tempo all’ambiente, perché senza un’ambiente sano nessuna lezione può esserci.
Le TV avevano l’obbligo di dedicare il 10% degli spot pubblicitari giornalieri a promozioni sulla cura dell’ambiente. Presto questo 10% divenne il 90% perché le stesse aziende che acquistavano gli spazi pubblicitari, creavano video sull’ambiente e non sul prodotto da vendere, solo alla fine dello spot inserivano il proprio logo aziendale. Così ci fu una corsa a chi faceva lo spot più bello per sensibilizzare l’opinione pubblica.

#5 Nasceva il portale mondiale delle spedizioni. C’è stato un tempo in cui un umano terrestre poteva ordinare su internet un prodotto, come un pennino usb, e inviarselo a casa a pochi denari o addirittura gratis. Questo significava che per ogni singola spedizione verso quella destinazione si inquinava per il trasporto che comportava. Con la nascita di questo portale, si accumulavano le spedizioni di tutti i cittadini del luogo, e solo al superamento di un totale di colli (e Kg) la merce (proveniente da store diversi) partita.

#6 Internet era saturo, troppe risorse inutili in rete che comportavano però il mantenimento di server in tutto il mondo. Server che riscaldavano e avevano bisogno di sistemi di raffreddamento, come l’utilizzo di grandi quantità di acqua. E così chi pubblicava qualcosa che non aveva alcuna interazione entro 3 giorni, la vedeva sparire. Portali internet dedicati a video iniziano a cancellare le vecchie risorse, quelle non più viste. Nel momento in cui si vuole pubblicare qualcosa su internet ci si deve chiedere: cosa voglio trasmettere? cosa può dare di più questa mia informazione rispetto a quelle che già esistono? Nasce il concetto di “risorsa irrilevante“.

 

Bottiglie di plastica come se fossero delle isole nel mare infinito
La plastica che utilizziamo ha segnato la natura

Ci sono posti che non sono stati accessibili all’uomo per decenni, nel momento in cui questo è avvenuto, con la costruzione di strade, le cose sono precipitate. E così i terreni iniziarono a essere ricoperti da fazzoletti e preservativi. Quando il costo della tecnologia fu ridotto al minimo, per le amministrazioni fu semplice dotarsi di strumenti per arrivare agli autori di certi comportamenti. Questi furono obbligati a ripulire le aree che avevano inquinato risalendo al loro DNA.

Nulla è possibile senza un ambiente sano.